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Giovan Giuseppe Cervera
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Wild life, coffee and spices - parte III

Wild life, coffee and spices - parte III

14 marzo 2010

07/03/2010 - Virajpet: il primo giorno termina qui, in questo posto lontanissimo da ogni altra idea di città, e non parlo di metropoli occidentali, ma anche della stessa Bangalore. Viuzze malandate, terriccio, scarti, negozietti di un metro quadro o meno: si va dal venditore di sacchi a quello di SIM, dal meccanico al macellaio, dal fruttivendolo al robivecchi. Onnipresente l’immancabile trafila di Autorisciò. Ve lo immaginate un "hotel" qui in mezzo? Ne troviamo addirittura due, e ci servono entrambi. Per ben 250 Rupíe (neanche 4€) ottengo una quadrupla senza zanzare e senza acqua calda. Elimina un po’ di pregiudizi e trovi un bel po’ di dignità. In caso vi trovate da quelle parti, contattate la Sri Seethalakshmi Lodge e subito dopo, Sri Ganesh.

Si riparte all’alba. Prima tappa, 7 del mattino, Irpu Falls, nel deserto e straniante Bramagiri Wildlife Sanctuary. In mezzo alla foresta tropicale, c’è una luce e un clima e un silenzio surreali.

La colazione è servita nella solita bettola: i camerieri indossano, con orgoglio, divise che forse un tempo sono state bianche. È con una certa classe che mettono le mani in piatti e bicchieri. Servono nuovi pani, frittelle e salsine alla stessa maniera in cui il fattore serve i suoi maiali. Il conto viene servito su un vassoio metallico pieno di semini di anice. Dopo aver piazzato lí in mezzo il denaro contante, si usa masticare i semini: che te ne fai del dentifricio o del chewing gum per l’alito profumato!

Il piano della giornata prevede Nagalhore National Park, Bandipur National Park, infine Kabini. Tutti questi parchi sono un po’ una bufala: organizzano safari a bordo di jeep rumorosissime perciò la possibilità di incontrare animali è pressoché nulla. Capita invece di incontrarne per strada ed è una meraviglia. Nel silenzio totale che avvolge la foresta, la giornata soleggiatissima, calda e secca come certe "controre" estive della mia infanzia, quando solitario me ne andavo in giro nella "terra" dei nonni a cercare oggetti di fantasia con cui giocare, cervi fermi a osservarci, elefanti indifferenti che fanno colazione, macachi giocherelloni in versione famiglia, pavoni, bufale e mucche e pecore rallegrano lo spettacolo.

La strada è tutta racchiusa da alberi con tronchi e rami intrecciati. Prima di sera saliamo sulla Himavad Gopalaswamy Betta per goderci il tramonto sulle colline: a quest’ora gli elefanti salgono lenti in montagna, a ben 1454 mt, per la cena: speriamo di incontrarne almeno un branco.

Nel frattempo entro volentieri nel coloratissimo e profumatissimo tempio di Krishna: qui sopra rappresenta un punto di incontro per famiglie locali che alla domenica vengono a fare una scampagnata, con pic-nic e annessa preghiera. Tale e quale ai pellegrinaggi italiani in devozione a qualche Madonna.

Sono pronto e lieto di ricevere, a pagamento, la benedizione e i consigli di Sri Krishna, anche se il sacerdote in lungie con la trippa in bella mostra e la faccia tutta dipinta non può non diffondere una certa ilarità.

Galleria fotografica

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Irpu Falls

Commenti
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  • 14 marzo 2010 - 16:29 | luciana ha scritto: «hai ragione valeva proprio la pena visitare il sito e soprattutto leggere il tuo diario di viaggio... che bello, mentre leggevo cercavo di immaginarti lì, quasi quasi riuscivo a vedere le tue stesse cose... dev’essere proprio bella l’India!»
  • 14 marzo 2010 - 16:38 | luciana ha scritto: «bello questo tergicristallo! lo hanno già brevettato in India?»
  • 14 marzo 2010 - 20:15 | peppe ha scritto: «pura poesia»
  • 15 marzo 2010 - 05:44 | miaomiao ha scritto: «miaomiao Peppe, sono veramente incantata! miaomiaomiaomiaomiao... che alberi sono quelli nella foto n. 13? per piacere, fai qualche foto anche ai gatti randagi?»
  • 15 marzo 2010 - 12:23 | I pbssini ha scritto: «Secondo noi la foto numero 12 è proprio una bufala :). Votiamo la "scimmietta tergicristallo" come foto più bella.»
  • 16 marzo 2010 - 11:16 | Sothèr ha scritto: «"...come certe "controre" estive della mia infanzia, quando solitario me ne andavo in giro nella "terra" dei nonni a cercare oggetti di fantasia con cui giocare"...'in quel di San Michele'...mi sono emozionato...a volte c'ero anch'io, dopo i cartoni animati....hihihi!»