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Giovan Giuseppe Cervera
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Bamburies!

Bamburies!

28 novembre 2010

28/11/2010 - Bamburies!

Chi l’avrebbe detto che dietro quel nome si potesse nascondere un vero paradiso carnale! No, non fraintendetemi subito, parlo di un posto dove, anche in India, un uomo occidentale può facilmente soddisfare i propri bisogni ... culinari. Come? Volete saperne di più? Ok, fatevi portare dal vostro autista al #39/1 di Richmond Road, Bangalore. E troverete mortadelle e prosciutti e salami. E il prosciutto è quello di Parma! Già che ci siete, poi, passate a salutarmi, che sono solo a pochi minuti da lì. Faccio trovare la griglia pronta all’uso.

Come dite? Sto ancora a parlare di cibarie? Vi starete chiedendo dove è finito quel panzone viaggiatore che amava deliziarvi con racconti interminabili da e di luoghi improbabili. E allora ve lo dico: "nun teng ggenij ’e ì camm’nanno, oh!" Per ora accontentatevi solo del panzone che si prepara il filetto di beef al pepe.

Se poi non doveste più sentirmi per un po’, cortesemente fate un colpo di telefono al Policlinico "Shree Lakshmi". Non perché debba succedermi qualcosa dopo aver ingerito i filetti di Bamburies, no. Ma sembra un posticino abbastanza efficiente da andarci tranquillamente e periodicamente a farsi dei check-up: ben situato tra un venditore di polli che scacazzano in strada e un artigiano che lavora le zappe e i picconi, il Policlinico effettua nientedimeno anche il test dello sputo!

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Filetto al pepe e timo, insalata di pomodori con melanzane grigliate, Corona

Commenti
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  • 30 novembre 2010 - 12:58 | Giusy ha scritto: «Ischia chiama Bangalore! Bentornato, finalmente qualche "grassa" notizia...e pensare che ti credevamo tutti allo stremo delle forze, prostrato dalla prolungata e perniciosa esposizione agli eccessi "speziosi" della dieta indiana e ai cibi ultraleggeri e ipocalorici....le infinite risorse del panzone viaggiatore!!! ...non è che, per caso, il gustoso (sembra buono a vedersi!) filettone, te lo sei portato da casa (magari è pure paesano!!), abilmente occultato nella tasca interna dell'abito modello "business" e inaccessibile anche al fiuto più allenato? Bando alle calunniose illazioni....quanto agli Ospedali, siano essi indiani o italiani, tienitene ben lungi, in ogni caso, non avevo considerato il profilo medico-diagnostico dello "sputum", chissà quante volte ne avrei fatto un uso per nulla "elegante" e a dir poco "improprio"...potenza della scienza! bhe...devo provarlo senz'altro anch'io ...salvo non trovare conferma a quel "pizzico"....di acidità! Continua a farci sorridere e a raccontarci le tue avventure!!!!»
  • 08 dicembre 2010 - 01:54 | peppe cul-in-aria ha scritto: «oi pep', m' song magnat chistu bell quadr' pe' na semmana... e u vuo' cagna' mo'? e iamm a vere'....»
  • 18 dicembre 2010 - 18:34 | B come Berlino ha scritto: «Dai, basta con 'sti Bamburies!Un post solo, piccino, prima del tuo rientro in patria ce lo devi, a noi che apriamo la tua pagina ogni dì fiduciosi di trovare nuove mirabolanti avventure di Serverà-ji.Anche qualcosa sulla falsariga di "Bangalore - Capodichino solo ritorno" può andar bene : )O dobbiamo dedurre che la vena dello scrittore si è già esaurita? Magari nella decorosa sede dello "sputum test" somministrano pure ancestrali rimedi per riacquistare la voglia di aggiornare il blog...»